Insediamenti dei nuovi parroci nelle parrocchie del comune

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08/10/2022

 Sintesi Discorso del Sindaco del 05 ottobre 2022 

E' per me motivo di gioia poter porgere, a nome di tutta l'Amministrazione comunale e della cittadinanza, il referente saluto al nostro Vescovo, Mons. Attilio Nostro, rinnovandogli i sentimenti di sincera amicizia, esprimendogli gratitudine per essere fra noi a presiedere questo particolarissimo evento che vede l’ingresso del nuovo parroco Don Maurizio Macrì e del Vicario parrocchiale don Gerardo Furlano , che si succedono nella guida delle parrocchie con i nostri Don Giuseppe Gagliano e don Bruno Rizzuto.

Un saluto alle autorità religiose ai sacerdoti presenti, alla protezione civile, 

alla confraternita del buon Consiglio ed alla Signora Enza Aloe Presidente del gruppo volontari vincenziani della parrocchia di San Giovanni Battista in Sant’Eufemia Lamezia

 

Ho già avuto modo di ringraziare unitamente a tutti i consiglieri comunali  Don Giuseppe e Don Bruno per il gran lavoro svolto per tutte le comunità parrocchiali attraverso l’ unità pastorale che da oggi viene riformulata con un po’ il ritorno alle antiche e tradizionali parrocchie.

 

Assieme a voi abbiamo vissuto gli ultimi Sei anni e mezzo intensamente per il bene ultimo che è stato quello di accrescere la fede ed avvicinarci, e recuperare i fedeli a rivivere il loro essere cristiani sopito nel corso del tempo.

In tutto ciò non ci ha aiutati la pandemia che ha travolto e sospeso le moltissime iniziative intraprese nelle comunità parrocchiali.

 

 

Comunque, caro Don Giuseppe sono certo che nel tuo cuore ci sarà sempre un posto dove metterai i ricordi di ognuno di noi, le emozioni vissute, il volto dei malati, della gente bisognosa, ed anche di chi si è sempre rivolto a te con rispetto amore e dedizione, di chi ti è stato vicino rispettandoti perché ministro di Dio.

Ed allora cari Sacerdoti Don Giuseppe, Don Maurizio, Don Bruno e don Gerardo .

Con il vostro “eccomi”, vi siete resi disponibili ad accogliere il nuovo mandato affidatovi, rivelando un grande spirito di fede e dando un esempio di fedeltà, amore e dedizione,

Carissimi Don Maurizio e Don Gerardo

La storia delle due parrocchie che vi accingete a prendere possesso è molto legata al culto delle loro tradizioni religiose il Patrono San Gregorio Magno e San

Nicola che hanno radici profonde legate alla notte dei tempi: Gregorio e Gregoria è il nome più diffuso. Il nostro comune porta il nome del suo patrono San Gregorio. Tutte le famiglie sono devote al santo che viene venerato e festeggiato due volte l’anno nelle ricorrenze della sua morte 12 marzo ed il 12 agosto.(ricorrenza dell’inizio del suo papato )

 

San Nicola festeggiato a Mezzocasale nella parrocchia di Santa Maria Maggiore è uno dei Santi più popolari e conosciuti al mondo che richiama ogni 6 dicembre tutti i mezzocasalesi e dintorni nella sua Chiesa a venerarlo e ad esprimergli riconoscenza. ( Fino agli anni 70 venivano portati gli animali davanti alla chiesa per ricevere la benedizione ed all’uscita della processione le mucche si inginocchiavano davanti alla statua del santo )

 

Le due Parrocchie presentano anche una grande devozione mariana con la ricorrenza della Madonna del Buon Consiglio a San Gregorio e la festa dell’Immacolata dell’otto dicembre a Mezzocasale.

Per questo vi chiediamo di Guidare le due parrocchie ad essere comunità accoglienti, inclusive, unite, Queste comunità oggi riprendono il cammino di fede con una nuova enfasi e slancio.

 

 

Noi vi saremo vicini nella realizzazione di qualunque iniziativa miri a migliorare e rafforzare il legame tra le istituzioni e la parrocchia, facendovi presente che nella mia figura troverete un Sindaco, un amico ma soprattutto un fedele.

Nel salutare ancora una volta tutti voi mi rivolgo ai miei concittadini presenti dicendo:

 

 

Veneriamo il Sacerdote e siamogli grati perché ci dona Gesù; ma soprattutto preghiamo per la sua altissima missione, che è la missione stessa di Gesù: "Come il Padre ha mandato Me, così io mando voi" (Gv 20, 21).

 

 Il Sacerdote è assimilato al Figlio di Dio, e il Santo Curato d'Ars diceva che "solo in cielo misurerà tutta la sua grandezza. Se già sulla terra lo intendesse, morrebbe non di spavento, ma di amore................................................... Dopo Dio, il Sacerdote è tutto".

 

 

 

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