
Nel giorno della ricorrenza della festa del nostro Patrono san Gregorio Magno in segno di riconoscenza e ringraziamento la nostra amministrazione ha deposto un cuscino di fiori ai piedi del Santo .
Il ringraziamento ad un Santo che nato benestante ha preferito votarsi e servire i poveri per diventare poi papa nella roma degli anni 600.
Nell’occasione questo gesto vuole anche essere un momento di raccoglimento attorno a lui di tutti noi amministratori e fedeli in quanto stiamo vivendo un momento eccezionale
Siamo Usciti da un periodo di crisi con la pandemia, e dopo tanta sofferenza provocata da un virus invisibile e cattivo, avevamo sperato di essere diventati più buoni, più umili, più fratelli. Non è ancora passato il pericolo, siamo sotto la minaccia della guerra. I nostri fratelli Ucraini la cui bandiera è rappresentata in quel cuscino di fiori stanno soffrendo sotto le bombe lanciate quotidianamente, con un grosso tributo di vite.
La guerra è distruzione. Di tutto, di cose e di persone. È distruzione di speranza.
Dalla lettera di una bambina riprendo la sua definizione di guerra: La guerra è una drammatica realtà che coinvolge migliaia di innocenti e che non aiuta a risolvere i problemi, anzi li peggiora. Essa rappresenta una creazione irragionevole e egoista dell'uomo che, per cercare di trovare una soluzione ai vari problemi che lo coinvolgono, preferisce scartare metodi pacifici come il dialogo
La guerra è incapacità di dialogo. Incapacità di sentirsi, fratelli, o compagni La guerra sarà sempre e soltanto «inutile strage».
Solo la pace è vita. La guerra distrugge la possibilità della convivenza presente e futura. Distrugge l’educazione dei bambini, degli adolescenti, dei giovani.
Noi credenti oggi preghiamo uniti, inginocchiati davanti allo stesso Dio, preghiamo con le parole e con le lacrime. Imploriamo il Padre che è nei cieli e in ogni angolo della terra per intercessione di San Gregorio Magno di evitare agli uomini di qualunque razza e condizione di finire sotto il giogo assurdo, spaventoso e illogico delle armi.
La preghiera può fermare la guerra. Noi ci crediamo.